ATHENA RACCONTA: MARTINA BAIARDI

Questa settimana abbiamo deciso di intervistare Martina Baiardi: giovanissima, intraprendente e determinata, ha scelto di fare della passione per lo sport e il benessere psicofisico il proprio lavoro. Ha iniziato a raccontare sui social la propria esperienza, sfatando i falsi miti delle diete e dando consigli circa un’alimentazione sana. 

Oggi si occupa anche di abbattere i pregiudizi e di incoraggiare i suoi follower ad avere una visione positiva di se stessi e del proprio fisico. Ecco cosa ci ha raccontato!

Vorremmo iniziare chiedendoti di raccontaci un po’ di te, di cosa ti occupi e quali sono stati i tuoi studi. 

Mi chiamo Martina Baiardi, ho 22 anni compiuti da poco. Ho frequentato il liceo scientifico e poi ho proseguito iscrivendomi alla facoltà di scienze motorie all’università; mi sono laureata quest’estate in triennale e adesso ho iniziato la magistrale in scienze delle attività motorie preventive e adattate. E’ un indirizzo più rivolto all’ambito sanitario, in quanto ci permette di occuparci dell’attività fisica su chi presenta delle patologie invalidanti con lo scopo di garantire una qualità della vita quanto migliore possibile. In più sono un’istruttrice di funzionale e di altre discipline in cui, attualmente, mi sto specializzando, e mi dedico anche al benessere della persona. 

Sui social, e in modo particolare su Instagram, mi occupo di sensibilizzazione su temi che reputo molto importanti e che ho avuto la possibilità di conoscere meglio lavorando nell’ambito delle palestre, in quanto mi capita di essere spesso a contatto con il lato umano delle persone.

Riferendomi al mio lavoro in palestra, dico sempre che noi non siamo solo istruttori ma anche un po’ psicologi; questo perché chi viene da noi si apre, parla di problematiche intime di cui magari con le altre persone non si sentirebbe di discutere. Cerco di sensibilizzare chi mi segue su temi complessi, che spesso possono essere definiti come dei tabù, ma che cessano di esserlo nel momento in cui se ne parla. 

Nelle storie di Instagram hai raccontato di non essere sempre stata così appassionata di fitness ma di esserti avvicinata a questo mondo solo qualche anno fa. Ci puoi raccontare meglio com’è avvenuto questo cambiamento?

Posso dire di aver provato tutti gli sport possibili fin dall’infanzia, incoraggiata dai miei genitori, ma in realtà non mi è mai piaciuto nulla a parte la danza classica, che ho dovuto abbandonare per concentrarmi sullo studio. Crescendo sono arrivata ad una fase piuttosto pigra della mia vita: non mi piaceva nè mangiare sano nè fare attività fisica, potremmo dire tutto il contrario rispetto ad ora! Poi è arrivata l’estate dopo la maturità, in cui per la prima volta non avevo compiti e dovevo concentrarmi soltanto sul test d’ingresso all’università, ma non era un impegno gravoso come quello delle estati precedenti. Dal momento che era un periodo di transizione in cui dovevo scegliere come orientare la mia vita, mi piaceva fare delle camminate che mi aiutavano moltissimo a riflettere. 

Piano piano ho iniziato ad inserire le camminate nella mia routine e ho ricominciato ad andare in palestra. Avevo un abbonamento presso il mio attuale titolare in un’altra struttura, ma andavo saltuariamente; solo in seguito ho iniziato a fare due allenamenti a settimana in modo costante. 

Ci tengo a fare una precisazione: in realtà all’università avrei voluto studiare fisioterapia perché mi appassionava molto il corpo umano. Ho fatto il test d’ingresso ma non sono entrata perché le professioni sanitarie hanno un numero molto ristretto di posti, quindi mi sono detta: “momentaneamente ripiego su scienze motorie”, perché avevano comunque moltissimi esami in comune. Piano piano sentivo che il benessere derivato dall’attività fisica cresceva e allo stesso tempo vedevo che anche il mio corpo ne traeva beneficio: avevo molta più energia, riuscivo a studiare meglio e quindi continuavo ad allenarmi, per la prima volta con piacere. Qualche tempo dopo il mio titolare ha aperto una palestra di sua proprietà e io gli ho raccontato che non ero entrata a fisioterapia, ma che avevo deciso di iscrivermi a scienze motorie. Mi disse che ogni tanto avrei potuto frequentare la sala come tirocinante, per affiancare gli istruttori e vedere se potesse piacermi l’ambiente. Da quel momento mi sono appassionata tantissimo, ha iniziato a piacermi sempre di più il mio allenamento ma anche il mio fisico. Mi stavo appassionando anche al lavoro: mi piaceva aiutare le persone a migliorare e a raggiungere i loro obiettivi, e quindi da lì è nata la mia passione. In più, mia mamma ama cucinare e mangiare sano, ha sempre tentato di portarmi dalla sua parte ma io non ne volevo sapere.

Sui social ti occupi anche di incentivare quello che è uno stile di vita sano. Da dove è nata l’idea di fare divulgazione? 

Quando mi sono appassionata al fitness inizialmente mi affidavo a quello che vedevo su internet, come la maggior parte delle persone. Si può dire che io sia stata vittima di ignoranza, nel senso che, leggendo “se vuoi un bel fisico devi mangiare pochi carboidrati” oppure “se vuoi un bel fisico non puoi mangiare la pizza più di una volta alla settimana”, ho iniziato a mangiare anche troppo poco per il mio stile di vita. Non riuscivo a regolarmi, mi fidavo di quello che leggevo online e questo mi ha portata a sentirmi sempre più stanca. Poi decisi di affidarmi ad un nutrizionista, non per perdere peso ma per capire come funzionassero davvero le diete. Ho iniziato ad informarmi e poi, proseguendo con l’università, ho avuto l’occasione di studiare questi argomenti nello specifico. Da quel momento ho iniziato a pensare che se era così facile per me sbagliare, nonostante facesse parte del mio percorso di studi, una persona estranea a questo mondo non può sapere cosa fare entrando in contatto con così tante informazioni false su internet. Quando mi sono resa conto della situazione ho iniziato a postare informazioni utili per condurre uno stile di vita sano. All’inizio lo facevo in maniera più leggera, poi con il tempo ho continuato sempre più frequentemente perché ritenevo importante che chi mi conosceva sapesse come potersi regolare e come stare sempre meglio. 

Nonostante tu sia giovanissima, hai un seguito importante sui social network. Secondo te, a cos’è dovuto questo successo? Hai incontrato degli ostacoli per diventare “famosa”?

Presumo che il mio seguito sia dovuto alla spontaneità: io non ho filtri, mi mostro nelle storie con i capelli al vento e scompigliati o con la piega. Se ho qualcosa da dire accendo la telecamera del telefono e la dico: se è qualcosa che alla gente può piacere lo dico, se è qualcosa che alla gente può non piacere lo dico lo stesso. Tendo sempre a dire le cose come stanno, e penso che questo si percepisca. Ho la mia politica: dire sempre quello che penso e dire sempre quello che per me è la verità. In più parlo della mia passione, di ciò che mi interessa veramente, e credo che anche questo sia importante.

Per quanto riguarda gli ostacoli, invece, come già dicevo è da parecchio tempo che parlo di questi argomenti: inizialmente (visto che abito in un piccolo paese) la gente non capiva, pensavano che mi credessi chissà chi, anche se in realtà io parlavo semplicemente del mio lavoro. All’inizio potevano esserci chiacchiere che mi demoralizzavano, ma me ne sono sempre fregata.  Il seguito è cresciuto con il lockdown, perché tutti eravamo attaccati al telefono, non si sapeva cosa fare e io ho semplicemente continuato a fare ciò che in realtà facevo già; la quarantena ha semplicemente permesso a più persone di vederlo.

Spesso il mondo dei social, e soprattutto quello del fitness, contribuisce a dare un’idea stereotipata del corpo umano. Secondo te, cos’è oggi la vera bellezza?

Ne avevo parlato proprio poco tempo fa: secondo me la vera bellezza è quella di una persona soddisfatta; se io faccio ciò che mi piace, sono soddisfatta di quello che sto facendo, sono felice, mi vedo bene e sto bene, è questa la vera bellezza. 

Bisogna lavorare sui propri obiettivi, sulla propria soddisfazione personale, raggiungere i traguardi che ci siamo prefissati. Una persona soddisfatta, uomo o donna che sia, è una persona che sta bene con se stessa. 

Che consigli daresti a chi vorrebbe avvicinarsi ad uno stile di vita sano e iniziare a praticare un po’ di attività fisica?

Secondo me il segreto è crearsi delle abitudini, cercando una disciplina o un movimento che ti faccia sentire bene, anche una semplice camminata. 

Io vedo molte persone che dicono “vado a correre, però non mi piace” e allora penso “non andare se non ti piace”. Se fai un’attività fisica, anche meno impegnativa ma che ti da delle soddisfazioni sarà  più facile proseguire, arrivando anche a vedere dei risultati. Quindi consiglio di trovare un’attività che piaccia e poi crearsi una routine che ci possa far sentire bene, magari anche sperimentando più discipline (senza demoralizzarsi!).

Hai un motto o una frase motivazionale che ti ha accompagnata in questi anni?

C’è una frase che usiamo sempre nel centro in cui lavoro: “Never give up”, una frase semplice, sentita spesso, ma il mio titolare l’ha sempre utilizzata.

Quest’anno, dopo l’estate, quando hanno chiuso nuovamente le palestre, io e la mia collega ce la siamo anche tatuata. Può sembrare abbastanza “scontata” ma è quello che dobbiamo fare: non mollare mai e cercare di trarre il meglio dalle situazioni, anche quando il meglio non riesci a vederlo. 

Invece, una frase più “personale” che uso anche sui social è “tutto con la giusta dose”, perché qualsiasi cosa ha la sua dose, che sia il cibo o l’attività fisica. Credo che non abbia senso né strafogarsi di cose che fanno bene, né eliminare le cose che fanno meno bene. Ricordiamoci che è tutta una questione di equilibrio!

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